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La vitamina C per os riduce le recidive precoci dopo cardioversione nei pazienti con fibrillazione atriale persistente


Si ritiene che l’infiammazione e lo stress ossidativo siano implicati nella patofisiologia della fibrillazione atriale.

Ricercatori dell’Università di Ioannina in Grecia hanno esaminato il potenziale beneficio dell’assunzione della vitamina C nelle recidive precoci e sugli indici infiammatori dopo cardioversione, avvenuta con successo, della fibrillazione atriale persistente.

Sono stati studiati in modo prospettico 44 pazienti consecutivi.
Tutti i pazienti hanno ricevuto un trattamento standard e sono stati assegnati in modo random alla somministrazione di vitamina C per os o a nessuna terapia aggiuntiva.

I pazienti sono stati seguiti per 7 giorni.

Una settimana dopo la cardioversione eseguita con successo, la fibrillazione atriale si è presentata nel 4,5% dei pazienti trattati con vitamina C e nel 36,3% dei soggetti nel gruppo controllo ( p = 0,024 ).

Rispetto al basale, gli indici di infiammazione si sono ridotti dopo cardioversione nei pazienti che hanno ricevuto vitamina C ma non si sono modificati in modo significativo nel gruppo controllo.

Una significativa varianza è stata trovata nelle misurazioni seriali della conta dei leucociti ( F = 5,86; p = 0,001 ) e dei livelli di fibrinogeno ( F = 4,10; p = 0,0084 ) nei due gruppi.

Nel gruppo della vitamina C, i livelli di CRP ( proteina C reattiva ) sono risultati più bassi al settimo giorno ( p < 0,05 ).

I livelli di CRP e di fibrinogeno sono risultati più alti nei pazienti che sono andati incontro a fibrillazione atriale rispetto ai pazienti che hanno mantenuto il ritmo sinusale ( F = 2,77; p = 0,044 e F = 3,51; p = 0,017, rispettivamente ).

Questo studio ha dimostrato che la vitamina C riduce l’incidenza delle recidive precoci dopo cardioversione della fibrillazione atriale persistente ed attenua l’infiammazione associata.

Questi effetti indicano che gli approcci terapeutici che hanno come bersaglio l’infiammazione e lo stress ossidativo possono esercitare effetti favorevoli sul rimodellamento elettrico atriale. ( Xagena2005 )

Korantzopoulos P et al, Int J Cardiol 2005; 102: 321-326

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