Le linee guida raccomandano una sperimentazione di uno o più farmaci antiaritmici prima di prendere in considerazione l'ablazione transcatetere nei pazienti con fibrillazione atriale. Tuttavia, l'ablazione di prima linea può essere più efficace nel mantenere il ritmo sinusale.
Sono stati assegnati in modo casuale 303 pazienti con fibrillazione atriale sintomatica, parossistica e non-trattata a sottoporsi ad ablazione transcatetere con un palloncino criotermico o a ricevere terapia farmacologica antiaritmica per il controllo iniziale del ritmo.
Tutti i pazienti hanno ricevuto un dispositivo di monitoraggio cardiaco impiantabile per rilevare la tachiaritmia atriale.
Il periodo di follow-up è stato di 12 mesi.
L'endpoint primario era la prima ricorrenza documentata di qualsiasi tachiaritmia atriale ( fibrillazione atriale, flutter atriale o tachicardia atriale ) tra 91 e 365 giorni dopo l'ablazione transcatetere o l'inizio di un farmaco antiaritmico.
Gli endpoint secondari includevano l'assenza di aritmia sintomatica, il carico di fibrillazione atriale e la qualità di vita.
A 1 anno, si è verificata una recidiva di tachiaritmia atriale in 66 pazienti su 154 ( 42.9% ) assegnati a sottoporsi ad ablazione e in 101 su 149 pazienti ( 67.8% ) assegnati a ricevere farmaci antiaritmici ( hazard ratio, HR=0.48; P minore di 0.001 ).
La tachiaritmia atriale sintomatica si era ripresentata nell'11.0% dei pazienti sottoposti ad ablazione e nel 26.2% di quelli che avevano ricevuto farmaci antiaritmici ( HR=0.39 ).
La percentuale mediana di tempo alla fibrillazione atriale è stata dello 0% con l'ablazione e dello 0.13% con i farmaci antiaritmici.
Eventi avversi gravi si sono verificati in 5 pazienti ( 3.2% ) sottoposti ad ablazione e in 6 pazienti ( 4.0% ) che avevano ricevuto farmaci antiaritmici.
Tra i pazienti che hanno ricevuto un trattamento iniziale per la fibrillazione atriale parossistica sintomatica, c'è stato un tasso di recidiva di fibrillazione atriale significativamente più basso con l'ablazione con catetere con palloncino criotermico rispetto alla terapia farmacologica antiaritmica, in base al monitoraggio continuo del ritmo cardiaco. ( Xagena2021 )
Andrade JG et al, N Engl J Med 2021; 384: 305-315
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